non assolutizzare – legno di iroko, cm 46x105x7
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“La sostanza di cui è costituito il mondo e attorno alla quale tutto gira: la polarità.” R.Dahlke, Le leggi del destino, Roma, 2012.
vagare – legno di faggio, cm 98x70x4
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“E’ peggio restare nel luogo cui non si appartiene che vagare sperduti, alla ricerca dell’affinità di cui si ha bisogno. Non è mai un errore cercarla.” C.Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi, Torino, 1993.
esercitare l’intuito - rame, legno di faggio, cm19x52x3x4
“ (…) esercitarsi ad ascoltare l’intuito, la voce interiore; porsi domande; essere curiosa; vedere quel che si vede; ascoltare quel che si sente; e poi agire in base a quel che si sa essere vero.” C.Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi, Tori-no,1993.
infondere - legno di faggio, cm138x45x4-25
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“L’infusione di tuez (fuoco-anima) nelle nostre idee, nella nostra vita, nell’esistenza di quanti avviciniamo: ecco il nostro lavoro.” C.Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi, Torino, 1993.
“Ma sapere qualcosa significa aver passione: il senso originario di ogni fenomeno umano è la passione con la quale un uomo risponde al mondo.” S.Marai, Il gabbiano, Milano, 2011.
procedere - legno di iroko, cm 21x51x4-25
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"Se non si procede costantemente in avanti, il passato risucchia. E' come un formidabile vento che ci aspira e trascina indietro. Se non vai avanti, regredisci. Devi portare sempre avanti la fiaccola della nuova luce in senso storico e personale.” C.G. Jung ct. in M.L.Von Franz, Il filo di paglia, il tizzone e il fagiolo, Bergamo, 2000.
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“L’anima è un luogo così nuovo che la notte di ieri sembra già antiquata” E.Dickinson
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percepire il daimon - legno di iroko, rame, cm 26x147x18
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“Abbiamo forse paura di lasciare entrare il daimon nella nostra vita, paura che ci abbia chiamato, che ci stia ancora chiamando” J.Hillman, Il codice dell’anima: carattere, vocazione, destino, Milano, 1997.
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soccorrere - legno di noce, acciaio inox, cm 21x110x5
“Un’anima può soccorrerne un’altra solo se non è diversa da questa, se la sua concezione del mondo è la stessa, se tra loro esiste una parentela spirituale.” S.Marai, Le braci, Milano, 1999.
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un altro orizzonte di senso - legno di iroko, acciaio inox, rame, cm 160x20x200
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“(…) a negar tutto per vedere se si può in seguito riaffermare qualcosa, a disfar ogni cosa per poi osservare come tutto si riformi su un altro piano o in un altro modo” M. Yourcenar, L’opera al nero, Milano, 1993.
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la stoffa del mondo - legno di iroko, tessuto, rame, alluminio, cm 57x17x187
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“Mentre l’Io tesse la stoffa del mondo, l’Ombra la disfa. Mentre l’Io sostiene lo status quo, l’Ombra promuove la trasformazione.” C. Zweig, S. Wolf, Il volto nascosto dell’anima, Milano, 1997.
“Pegaso non era lui, ma i due erano uno: l’uno era il symbolon dell’altro, perché nell’uomo, in ogni uomo, c’è più di quello che lui sa di essere, e quel di più ha le ali: appartiene ad una dimensione ulteriore, ne proviene, la cerca e, se glielo si permette, la esprime. (...) Ogni iniziato può perciò avere il proprio Pegaso, e facilmente anche. E’ sufficiente ‘interrompere il dialogo interiore’, come diceva Don Juan: calare un ‘cappuccio’ sull’attività consueta della coscienza, che tanti pensano sia tutto quel che avviene di notevole dentro di loro. Allora compare e comincia ad agire il cavallo alato, ovvero il sistema completamente nuovo, che soltanto un modo limitato di guardare aveva tenuto nascosto. Ma un modo di guardare è un mondo intero: se si superano i suoi limiti un altro mondo si apre: ed è chiaro che tale via di superamento non ha fine, ogni modo di guardare pone limiti che possono venir superati.“ I. Sibaldi, I confini del mondo: storie e dinamiche dell’iniziazione personale, Roma, 2015.
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identità o del sentire - legno di iroko, acciaio inox, rame, cm 34x39x2
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“(…) da quali qualità fra le moltissime di cose e situazioni siamo colpiti ed, essendolo, continuiamo a lasciarci toccare; a quale profondità ne siamo toccati (..) E’ in queste risposte che in definitiva si rivela, con ciò che ci sta più o meno a cuore, quale è il nostro cuore: o chi siamo. “ R.De Monticelli, L’ordine del cuore: etica e teoria del sentire, Milano, 2003.
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l'Io non è padrone - legno di iroko, tessuto, rame, alluminio cm 65x18x192
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"l’Io non è padrone in casa propria’, che, in altri termini, ‘l’lo psichico non coincide affatto con ciò che è cosciente’ ." S.Freud, Una difficoltà della psicoanalisi, cit in I.Bosani et al., Itinerari del pensiero freudiano, Milano, 1988.
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guardare avanti in maniera più avventurosa
- legno di iroko, alluminio cm 36x99x6
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“Forse siamo talmente abituati a far succedere le cose in un certo modo che perdiamo di vista il fatto che a volte dobbiamo guardare avanti in maniera più avventurosa.” M.L.Von Franz, Il filo di paglia, il tizzone e il fagiolo, Bergamo, 2000.
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ripetersi - legno di iroko, cm 16x95x4
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“Non facciamo altro che difendere strade già sperimentate e cementare opinioni inflessibili” R. Dahlke, Le leggi del destino, Roma, 2012, p.69
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“Chi apre gli occhi e la mente sul mondo, diventa consapevole d’essere stato fino a quel momento come un cadavere chiuso in una bara trasparente. (…) Una bara di specchi: quanti ne sono prigionieri! E vedono –magari per tutta la vita, senza saperlo- solo riflessi, ripetizioni e conferme di ciò che già sanno. Vedono solo se stessi, e non vedono come ciò sia un limite.”. I. Sibaldi, I confini del mondo: storie e dinamiche dell’iniziazione personale, Roma, 2015.
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riconoscere l’ombra - legno di mogano, alluminio, cm 30x71x7
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”ciò che viene rimosso deve diventare cosciente se si vuole che nasca una tensione tra contrari, senza la quale non è possibile compiere ulteriori passi in avanti.” C.G. Jung, Psicologia dell’inconscio, Torino, 1998.
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nominare - legno di faggio, cm 85x63x10
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“Nisi enim nomen scieris cognitio rerum peruit” (se non saprai dare un nome alle cose la consapevolezza verrà a mancare) Sant’Isidoro
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“Nominare è un atto di orientamento e orientarsi funziona meglio se si danno nomi alle cose” M.Meschiari, Disabitare, Milano, 2018.
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isolamento o unione - inox, rame, polietilene cm 30x22x12
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“Pranzi, viaggi, carrozze, gradi e servitori sono ormai considerati una necessità, per la quale si sacrificano persino la vita, l’onore e l’amore per l’umanità (…) Io vi chiedo: è libero un simile uomo? (…) non c’è da stupirsi se, invece che nella libertà, l’umanità si sia ritrovata nella schiavitù, e invece di servire la causa della fratellanza e dell’unità tra gli uomini abbia trovato la disunione e l’isolamento” (...)
“(…) l’autentica garanzia della personalità non consiste nel suo sforzo individuale isolato, ma nell’unità integra degli uomini” F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov, Milano, 2015.
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risuonare - acciaio e alluminio, cm 35x23x15
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“Ogni persona può percepire solo quegli aspetti della realtà per i quali possiede capacità di risonanza.” T. Dethlefsen, Il destino come scelta, Roma, 1991
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esprimere - polimaterico, cm 48x35x10
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“La parola sta all’anima come la medicina al corpo” Gorgia
"La parola è un grande sovrano, che con un corpo piccolissimo e invisibile compie imprese massimamente divine: sa calmare la paura, eliminare il dolore, suscitare la gioia, sollevare la pietà." Gorgia cit. in M.Bonazzi, I sofisti, Roma, 2010.
“… date parole al dolore: il dolore che non parla / bisbiglia al cuore sovraccarico e gli ordina di spezzarsi” Shakespeare, Macbeth, IV.
“Le parole giuste possiedono una specie di virtù creatrice e catartica” S.Marai, La donna giusta, Milano, 2004
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aprirsi ad esordi e nuovi inizi - legno di iroko, ferro, cm 32x56x200
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“I rituali offrono l'opportunità di aprirsi ad esordi e nuovi inizi. Essi sono in grado di rafforzare l'esistente, caricare di nuovo, separare il vecchio e concluderlo definitivamente.” R. Dahlke, Le leggi del destino, Roma, 2012.
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attivare l’attenzione - legno, rame, acciaio, cm 28x22x12
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“(…) siamo tutti sonnambuli per la maggior parte del tempo (…) La realtà sfugge al sonno del sentire.” R. De Monticelli, Nulla appare invano, Milano, 2006
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iniziazione - legno, rame, ottone, cm 24x32x12
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“ (...) l’iniziazione personale: sapere di essere sempre altrove, anche in se stessi. (…) l’emarginato può divenire re proprio perché sa che si tratta soltanto di sostituire una maschera all’altra. Quanto più l’emarginato vuole negare la propria maschera, ignorarla ed esserla, tanto più questa sarà la sua prigione (…) viceversa, quanto più la vede, e quanto più sa di potere (…) tanto più sarà libero di porsi al di fuori e al di sopra del mondo.” I. Sibaldi, I confini del mondo: storie e dinamiche dell’iniziazione personale, Roma, 2015.
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schemi ripetitivi - legno di iroko, cm 44x50x2
“Ogni essere umano ha degli schemi regolari su cui si fondano i suoi pensieri e le sue azioni. Ed è in questi schemi che spesso si nasconde il suo punto debole. (…) L’uomo non può vivere senza regolarità. Uno schema è come un tema di musica. Ma allo stesso tempo, quella routine pone un freno ai suoi pensieri e alle azioni, limita la libertà.” H.Murakami, IQ84, New York, 2012, libro terzo.
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resistenza - legno di iroko, cm 32x42x2
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“Il ribelle che si ergeva contro il proprio principe provocava nella gente ligia all’ordine costituito un moto di egual furia invidiosa: il suo no indispettiva il loro incessante si” M. Yourcenar, L’opera al nero, Milano, 1993.
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“ ‘Non potevano perdonarmi’ riconobbe alzando le spalle. Perché il mondo esige ordine, consenso e remissività a tutti i costi, pretende la resa incondizionata all’ordinamento divino e umano. Ma in lui, profondamente radicata nel suo petto, divampava impetuosa la fiamma della resistenza; e questo era un fatto imperdonabile.” S.Marai, La recita di Bolzano, Milano, 2000.
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trascendere - alluminio, lino, rame, cm 42x70x6
“Ogni trasformazione comporta un’esperienza di trascendenza” U.Galimberti, Enciclopedia di psicologia, Torino, 1999, voce ‘trascendenza’.
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l'altro da sè - inox, legno di faggio, cera, cm 42x49x16
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“(… ) è altrettanto importante vedere che questa scoperta di sé non si fa senza la scoperta degli altri e della loro trascendenza che è, per così dire, l’orizzonte di tutti i sentimenti.” R.De Monticelli, L’ordine del cuore: etica e teoria del sentire, Milano, 2003.
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frequentare l’impossibile - plexiglass, rame, acciaio, cm 60x60x12
“(…) chi sempre sa che cosa è possibile, non si occupa di quel che è assurdo, di quel che è impossibile. (…) Tutti i sistemi che spiegano con precisione perché il mondo è così e non può mai essere diverso, avevano da sempre provocato in me il fastidio che si può provare nello studiare il regolamento in una cella di carcere sotto una luce abbagliante. Anche se vi si fosse nati e non si fossero mai veduti né stelle né mari né boschi, si dovrebbe avere l’intuito della libertà fuori del tempo nello spazio illimitato.” E. Juenger, Le api di vetro, Milano, 2020.
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“… il senso della possibilità si potrebbe anche definire come la capacità di pensare tutto quello che potrebbe egualmente essere, e di non dar maggiore importanza a quello che è, che a quello che non è.” R.Musil, L’uomo senza qualità, Torino, 1996.
osare - legno di iroko, acciaio, cm 30x30x3
“La sicurezza, la certezza e la quiete non porteranno mai a nessuna scoperta” C.G.Jung, prefazione a I Ching. Il libro dei mutamenti, Milano, 2006.
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