frammenti come attraversamenti
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in molti dei miei lavori inserisco frammenti di arredi dimessi perché ho un rapporto con l’oggetto quasi animistico. Percepisco in esso ancora una forte pulsazione vitale, un invito a tirar fuori quel qualcosa che è ancora vivo e trasformarlo. Dentro quelle forme riconosco la sapienza e l’autenticità dell’artigiano che vi aveva dato vita. Ammiro la cura del dettaglio, che contempla un rapporto con il tempo diverso dall'odierno, concitato e cronofago. Così pure la bellezza dell’imperfezione, dell’irregolarità, della traccia del divenire che rinvia alla grande lezione della natura, lontana dall'ordine e dalla perfezione eppure sempre ricca di sorprese.
La rielaborazione di un frammento è una sfida sempre ricca di riflessioni ed immagini nuove, per dischiuderlo a nuove prospettive, estetiche, spirituali ed emotive. A questa ricerca associo l’idea dell’ ‘attraversamento’, perché il termine dà la dimensione di un pensiero che, spostandosi in ambiti diversi, assume altri punti di vista che lo arricchiscono e modificano. Così, come nella nostra esistenza, è talvolta necessario decostruire, selezionare per poter poi riorganizzare e trovare un senso diverso per continuare il proprio cammino.
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