Interessata ai temi dell'architettura, dell'arte e del design mi sono laureata all'Università di Bologna in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo, indirizzo Arte e successivamente in Scienze dell’architettura al Politecnico di Milano.
Di queste discipline mi interessano le ricerche che apportano valore e significato culturale al progetto mettendo al centro la dimensione antropologica ed etica nonché la sostenibilità ambientale.
Da sempre attenta alle tematiche della sostenibilità ambientale ed alle ricadute che le attività umane hanno sull’ambiente naturale, già dalla fine degli anni Novanta ho progettato e realizzato arredi secondo i principi dell’eco-sostenibilità anche incorporando materiale di risulta dell’edilizia.
I miei progetti di design sono stati selezionati per l’esposizione nell’area di sperimentazione e ricerca del Salone internazionale del Mobile di Milano (Salone Satellite) e recensiti da svariate riviste. In seguito hanno avuto visibilità alla mostra Videodrome&Design Temporary Showroom curata da Federico Mazzonelli e Silvia Conta presso la Galleria Upload Art Project di Trento nonché esposti nell’ambito delle manifestazioni collaterali al Festival delle Città Impresa di Rovereto.
Ho fatto parte del board curatoriale delle manifestazioni ‘Videoarch’ promosse dal Circolo trentino per l’architettura contemporanea (CITRAC) ed il mio contributo critico è nei cataloghi omonimi.
Nel tempo ho progettato interventi di riqualificazione di spazi residenziali adottando scelte progettuali e materiali sostenibili, con particolare riguardo al benessere indoor, operando in stretta sinergia con la personalità, i gusti ed i diversi modi di intendere l’abitare dei proprietari, nel reciproco arricchimento. E’ stato così disegnato un habitus a misura, uno spazio di benessere per l’interazione tra persone e tra persone e oggetti, per la socializzazione e anche per ritrovare se stessi: uno spazio in sintonia con la mente e con il corpo in cui proiettare il proprio immaginario.
“Architecture should start a new chain of reactions. It shouldn’t just exist for itself; it should throw out sparks to others”
(L'architettura dovrebbe innescare una nuova reazione a catena. Non dovrebbe essere chiusa in se stessa ma portare luce a chi la sperimenta) Louis I.Kahn, On the responsability of the architect, Perspecta, 2, 1953
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“The room is the beginning of architecture. It is the place of the mind. You in the room, with its dimensions, its structure, its light, respond to its character, its spiritual aura ...” (La stanza è l'inizio dell'architettura. E' il luogo in cui la mente spazia. Una stanza ha precise dimensioni, forma e qualità luminosa, una persona dentro tale stanza risuonerà con il suo carattere, con la sua aura...) Louis I.Kahn: writings, lectures, interviews, New York, 1991
“Ciò che fonda lo spazio architettonico, prima ancora di ogni sua determinazione figurale e fisica, è un moto dell'animo, un gesto di apertura agli altri e al mondo."
G. Ottolini, Architettura degli interni domestici, Milano, 2015
